Il mondo calcistico italiano perde un altro volto storico e piange la scomparsa di Beppe Aghemo, ex presidente del Torino, colui che aveva portato a termine importanti trattative e aveva sostenuto il mondo granata anche nei periodi peggiori della sua storia.
Settantuno anni, grande sportivo, amante non solo del calcio ma anche del tennis, imprenditore di successo, Beppe Aghemo si è spento all’ospedale di Ciriè dov’era ricoverato ormai già da qualche tempo. Papà del giornalista televisivo di Sky Paolo, Aghemo ha fatto la storia del Toro, lo ha amato, lo ha incitato, ha cercato di salvarlo da un baratro che nella storia recente è stato poi inevitabile.
Beppe Aghemo, che era stato anche presidente del Moncalieri, fu, infatti, il primo presidente dell’era Cimminelli, con cui aveva un rapporto di odio e amore, e fu anche il “traghettatore” che riuscì a condurre in porto la trattativa fra i “genovesi” di Massimo Vidulich e Francesco Cimminelli, trattativa che lo portò difatti alla conquista della società. Un sogno che diventava realtà, anche se solo per quaranta giorni.
Volto noto anche per le sue presenze in televisione da opinionista sempre tinto di granata, Beppe Aghemo assunse la presidenza del Torino il 19 aprile 2000. “E’ il momento che attendevo da una vita, un po’ come l’Oscar per un attore”, disse Aghemo quel giorno. Per i dissidi con l’azionista di riferimento Cimminelli, lasciò però in fretta lo scranno a Tilli Romero, che diventò presidente un paio di mesi dopo, il 12 giugno 2000.