E’ morto il ciclista belga Claude Criquielion. Aveva 58 anni. Simbolo nel mondo del ciclismo degli anni ’80, Claude Criquielion è mancato per colpa di un’emorragia cerebrale che l’ha colto improvvisamente nella notte di domenica 15 febbraio e che l’ha portato all’ospedale di Aalst in Belgio, senza però riuscire a invertire le sorti dell’incidente.
Oro ai mondiali di Barcellona nel 1984, Claude Criquielion si era imposto davanti a Claudio Corti e Bauer “in modo deciso, impeccabile, dimostrando tutta la sua classe” come riferisce in un’intervista Maurizio Fondriest, vincitore invece a Renaix nel 1988, ben 4 anni dopo, ritrovandosi proprio a beneficiare di uno spiacevole incidente avvenuto tra Criquielion e Bauer, di nuovo in disputa per il podio. Tra i suoi trionfi si ricordano inoltre il Giro delle Fiandre e la Clasica di San Sebastian.
Sempre Fondriest racconta ancora, in riferimento a questa vicenda: “Andai a prenderlo all’ultimo giro, poi a cinquecento metri dal traguardo ci raggiunse Bauer. I due vennero a contatto, Criquielion cadde. Io vinsi il mio Mondiale e fu il giorno più bello della mia vita sportiva. Per tre anni Bauer e Criquielion andarono avanti in procedimenti giudiziari per quello che accadde nella volata di Renaix. Alla fine Bauer fu prosciolto. Non poteva essere accusato per quello che era stato solo un incidente di gara, pur se generato dal canadese”.
A partire dal 2000, Claude Criquielion aveva intrapreso la carriera di direttore sportivo dirigendo prima il team Lotto, e successivamente la squadra belga Landbouwkrediet-Colnago, rimanendo sempre nell’ambito sportivo che lo aveva reso celebre.
Il mondo dello sport perde così un altro campione del mondo, che durante la sua carriera da ciclista professionista aveva collezionato ben 61 vittorie, un corridore specialista, instancabile in salita, ciclista scalatore e passista, che ha rappresentato per la sua patria così legata al ciclicmo un personaggio di cui andare fiera, un lottatore da ricordare con grande stima e orgoglio.