Si è spento lo scorso 18 maggio all’età di 86 anni uno dei massimi esponenti della libertà in Italia: Marco Pannella. Le condizioni di salute del leader dei Radicali, che ha guidato per anni il partito insieme ad Emma Bonino, si erano aggravate già da qualche giorno, complicazioni che lo hanno condotto alla morte.
Marco Pannella era da anni malato di tumore ai polmoni e al fegato, ma aveva combattuto sempre e caparbiamente anche questa battaglia. Negli ultimi giorni è stato ricoverato in una clinica di Roma. Per i forti dolori, è stato sedato, ma non ha mancato di rivolgere le sue ultime parole – parole d’amore – alla moglie Mirella Parachini, compagna di vita e di tante battaglie.
L’annuncio della scomparsa del leader radicale è stato dato proprio da Radio Radicale con il Requiem di Mozart; unanime il cordoglio da parte del mondo politico, primo tra tutti quello del premier Matteo Renzi che lo ha definito “il guerriero dei diritti civili in Italia”.
Marco Pannella, infatti, si è sempre battuto in prima persona per i diritti di uguaglianza; famosi sono i suoi scioperi della fame e le sue manifestazioni per motivazioni importanti quali la legalizzazione del divorzio, dell’aborto, per il caso Enzo Tortora, per i diritti civili e contro la fame nel mondo.