Si è spenta il 29 giugno di tre anni fa l’astrofisica e divulgatrice scientifica Margherita Hack all’età di 91 anni.
In questo articolo, lo staff di AMA Onoranze Funebri Roma – agenzia specializzata in funerali a Roma – intende omaggiare questa grande donna e grande studiosa con un ricordo che si snoda attraverso le tappe principali della sua lunghissima vita.
Margherita Hack, nata a Firenze nel 1922, è stata una tra le menti più geniali dell’astrofisica italiana tanto da diventare la prima donna a dirigere un osservatorio spaziale.
Laureata in Fisica all’università di Firenze, Margherita inizia a lavorare presso l’Osservatorio astronomico di Arcetri, dove inizia a occuparsi di spettroscopia stellare – il suo campo primario d’interesse.
Successivamente inizia ad intraprendere la carriera di docente, sempre supportata dal marito che la seguirà nei suoi tanti spostamenti sia in Italia sia all’estero.
È il 1964 quando si stabilisce a Trieste per insegnare all’università e dirigere l’osservatorio: da quel momento tutti i suoi studi e le sue scoperte contribuiscono a dare nuova linfa alla ricerca in ambito astrofisico in Italia. Gli studenti vogliono restare, senza doversi catalogare come “cervelli in fuga”.
Promotrice di una libertà intellettuale guidata dalla razionalità e dalla ragione, Margherita Hack è riuscita a far sviluppare le attività didattiche e di ricerca arrivando a fondare a Trieste il dipartimento di Astronomia presso l’Università.
Da ricordare anche il suo lavoro come divulgatrice scientifica che la portò a fare numerose conferenze e altrettante apparizioni in televisione davanti al grande pubblico; il suo modo di spiegare “le stelle” riusciva ad affascinare tutti, avvicinando a questa disciplina anche coloro culturalmente più lontani.
Tra i suoi lavori anche il trattato “Stellar Spettroscopy”, scritto a Berkeley nel 1959 che viene considerato ancora oggi un testo fondamentale.
In seguito alla morte, avvenuta in ospedale a Trieste, Margherita Hack venne sepolta nel cimitero di Trieste senza alcun rito commemorativo, ma con una semplice cerimonia privata. Per rispettare le sue volontà, non furono resi pubblici né il giorno né l’orario della sepoltura.