Onoranze Funebri Roma saluta Massimo Rendina

MAssimo RendinaE’ morto a Roma all’età di 95 anni Massimo Rendina, l’ultimo partigiano d’Italia. Tra i principali protagonisti della Resistenza che condusse il nostro Paesa alla liberazione dal nazifascismo, Massimo Rendina è stato anche storico e giornalista, direttore del primo telegiornale Rai e vice-presidente dell’Anpi Nazionale, oltre che presidente onorario dell’Anpi di Roma.

Massimo Rendina era nato a Venezia il 4 gennaio 1920. Ha fatto parte della 19esima brigata Giambone Garibaldi in veste di capo di Stato Maggiore e poi della 103esima brigata Nannetti della prima divisione Garibaldi, della quale fu prima comandante e poi capo di Stato Maggiore. Inoltre, Rendina è stato docente di storia della comunicazione e membro del Comitato scientifico dell’Istituto Luigi Sturzo per le ricerche storiche sulla Resistenza. È stato, poi, l’ideatore della Casa della Memoria e nella Storia inaugurata a Roma dalla giunta Veltroni nel 2006 e fondatore dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart.

Appena diffusa la notizia, l’Associazione Partigiani di Roma ci ha tenuto a manifestare tutto il suo dolore con un messaggio commosso: “Viene a mancare non solo un protagonista e testimone della Resistenza italiana, ma un lucido intellettuale, una guida sempre attenta ai cambiamenti della società, un esempio per le nuove generazioni a lui molto care”.

Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dal mondo politico e da personalità istituzionali. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, lo ha definito “straordinario custode della memoria che per decenni ha portato avanti in maniera instancabile la testimonianza e il ricordo della resistenza partigiana con la sua attività all’interno dell’Anpi, con l’impegno professionale e con le lezioni nelle scuole”. Per Nicola Zingaretti, invece, ci lascia un uomo straordinario, simbolo della lotta per la libertà contro il nazifascismo e per la difesa dei valori di democrazia e di amore per la patria”. Per Walter Veltroni è scomparso un “capo partigiano, grande giornalista e uomo Rai, amico di famiglia”, ma come ha scritto su un social network il deputato Marco Miccoli, “Un partigiano non muore mai”.