Mino Raiola è morto lo scorso 30 aprile all’età di 54 anni. Era ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano a seguito di una grave malattia. Le sue condizioni di salute erano note da tempo anche se il procuratore ha sempre cercato di mantenere il più alto riserbo sulla sua situazione.
Con Mino Raiola scompare quello che forse è stato il più importante procuratore del calcio internazionale. Grazie a lui questo ruolo è divenuto sempre più importante negli anni, fino ad essere decisivo nei rapporti di oggi tra club e calciatori.
Mino Raiola era nato il 4 novembre 1967 a Nocera Inferiore, trasferendosi a meno di un anno di età in Olanda, più precisamente ad Haarlem, dove suo padre aveva aperto con successo un’attività di ristorazione. Da giovane Mino lo aiutava come cameriere giocando a calcio nelle giovanili dell’Haarlem. A 18 anni smise con il calcio giocato per intraprendere quella carriera dirigenziale che lo porterà al grande successo. Che le sue qualità in questo campo fossero elevate fu evidente già all’età di 20 anni quando aprì la sua prima società di intermediazione, la Intermezzo. Nei suoi primi anni di carriera ricoprì anche il ruolo di direttore sportivo dell’Haarlem. Ma la vera svolta arrivò grazie ad un accordo con il sindacato dei calciatori che lo portò a divenire rappresentante dei calciatori olandesi all’estero. Fu lui a mediare nella trattativa che portò nel 1993 Bergkamp e Jonk all’Inter: fu il trampolino di lancio verso una carriera luminosa come agente FIFA. Successivamente fondò la società Sportman, con sede a Montecarlo, rappresentando negli anni giocatori sempre più importanti come Nedved, Robinho, Ibrahimovic, Balotelli e Pogba.
La sua grande maestria nelle trattative e la sua personalità lo hanno reso un personaggio unico. La sua grande capacità era quella di riuscire a strappare alti ingaggi per i suoi calciatori e farsi pagare elevate commissioni come agente.
La sua eredità professionale verrà presa dalla brasiliana Rafaela Pimenta, l’unica con cui l’agente di Nocera Inferiore aveva voluto condividere le quote nella sua società, la One con sede a Montecarlo, e da suo fratello Vincenzo Raiola, in attesa che i due figli del procuratore scomparso crescano e decidano se proseguire l’attività del papà.
I funerali si sono svolti il 5 maggio a Montecarlo in forma privata.
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