E’ morta l’attrice russa Irina Sanpiter dopo una lunga malattia contro cui combatteva da quasi 34 anni. Il suo nome è legato al personaggio di Magda, nel film “Bianco, Rosso e Verdone”, la moglie del logorroico ed insopportabile Furio interpretato da uno strepitoso Carlo Verdone. Chi non ricorda il suo viso, un misto di malinconia e rassegnazione, che con pazienza sopportava il marito e di tanto in tanto sfogava in privato la tanta frustrazione accumulata esclamando (in perfetto dialetto torinese grazie al doppiaggio di Solvejg D’Assunta) “Non ce la faccio più…Non ce la facciooo”? Sicuramente la Magda interpretata da Irina Sanpiter è stata e rimarrà per sempre uno dei personaggi più amati dei film di Verdone, al pari degli sfoghi di Mario Brega e dei monologhi di Angelo Infanti.
Dopo il successo di “Bianco, Rosso e Verdone” la carriera di Irina Sanpiter sembrò potesse continuare brillantemente ma il peso del personaggio interpretato nel film di Verdone la imprigionò a tal punto che non riuscì più a confermarsi agli stessi livelli. Qualche commedia per la televisione ed una parte nel film “Lacrime napulitane” di Ciro Ippolito. Poi nel 1984 il dramma della malattia, un linfoma al collo che la costrinse ad abbandonare la recitazione per il progressivo indebolimento del suo fisico e per le continue trasfusioni di sangue cui doveva costantemente sottoporsi.
Quando tutto sembrava compromesso, l’episodio che le cambiò la sua vita: l’incontro con il promoter Tony Evangelisti. Un sodalizio sentimentale e professionale capace di ridare energia e voglia di vivere ad Irina. Concerti organizzati per grandi artisti di livello internazionale, una vita piena di impegni nonostante i problemi di salute causati dalla malattia.
Irina Sanpiter nacque a Mosca nel 1957 e studiò recitazione presso l’Accademia Scepkin di arte drammatica. Come premio per la laurea in Scienze Politiche, lo sceneggiatore Giorgio Arlorio, suo zio, le regalò un viaggio in Italia che le cambiò la vita. Così un commosso Carlo Verdone ricorda il primo incontro con l’attrice scomparsa: “Era russa, di Mosca: me la fece incontrare Sergio Leone in quanto era parente della moglie (moscovita) dello sceneggiatore Giorgio Arlorio. Fra le tre opzioni scelsi subito lei per via di quegli occhioni dolci e malinconici che dovevano essere una caratteristica della mia Magda”.