Il calciatore e capitano della Fiorentina Davide Astori è stato trovato morto domenica scorsa nella camera di un albergo di Udine dove si trovava insieme alla squadra in attesa di giocare contro l’Udinese. L’improvviso decesso è stato causato da un arresto cardiaco che, come anche rilevato dall’autopsia eseguita nei giorni successivi, sembrerebbe essere avvenuto per cause naturali. A confermare, o meno, questo primo responso saranno gli ulteriori “esami istologici seriati” che verranno eseguiti nei prossimi due mesi prima della definitiva chiusura dell’istruttoria.
La notizia della morte del capitano della Fiorentina ha causato immediatamente grande sgomento e commozione ed il campionato di calcio di serie A è stato sospeso in segno di lutto. Davide Astori non solo era un ottimo difensore ma, soprattutto, un ragazzo particolarmente apprezzato per la sua grande umanità e disponibilità.
Davide Astori nacque nel 1987 a San Giovanni Bianco (provincia bergamasca) ed iniziò a giocare a calcio nelle giovanili del Milan. L’esordio in serie A avvenne con la maglia del Cagliari, club nel quale giocò per molte stagioni arrivando anche ad indossare la maglia azzurra. Dopo un anno alla Roma, con la quale esordì in Champions League raggiungendo il secondo posto in campionato dietro la Juventus, Davide Astori passò alla Fiorentina. Della squadra viola non solo divenne subito uno dei pilastri ma, da questa stagione, anche il capitano. L’attaccamento alla maglia viola è testimoniato anche dal prolungamento di contratto che il calciatore lombardo avrebbe dovuto firmare lunedì scorso col presidente Andrea Della Valle. Un “contratto a vita” per consentirgli di finire la carriera di calciatore con la Fiorentina.
Per ricordare la professionalità ed umanità di Davide Astori, i club del Cagliari e della Fiorentina hanno deciso di ritirare la “sua” maglia numero 13 che nessun altro calciatore potrà più indossare in futuro.
La camera ardente di Davide Astori è stata allestita al Centro Tecnico Federale di Coverciano dove migliaia di tifosi viola, il sindaco di Firenze Nardella, la Fiorentina al completo (inclusi gli ex capitani Pasqual e Montolivo), ex compagni come Daniele De Rossi e tante altre personalità ed addetti ai lavori lo hanno voluto salutare per rendergli omaggio.
I funerali si sono svolti giovedì 8 marzo nella Basilica di Santa Croce a Firenze.