Il regista Carlo Vanzina è morto lo scorso 8 luglio all’età di 67 anni per la recidiva di un melanoma che si era manifestato per la prima volta venti anni prima. Una notizia che ha commosso tutto il mondo del cinema ed il vasto pubblico che da tanti anni lo segue con affetto. A cominciare dall’inseparabile fratello Enrico con cui Carlo aveva costituito da moltissimi anni un proficuo sodalizio professionale. Così Enrico si è espresso nella lettera che lunedì 9 luglio aveva scritto sul quotidiano Il Messaggero: “Mio fratello, il mio migliore amico, il mio confidente e io il suo. Era il mio alter ego nel lavoro. Siamo stati insieme praticamente tutti i giorni della nostra esistenza, prima da piccoli, poi da adolescenti, poi lavorando insieme.”
Carlo Vanzina nacque a Roma il 1951 dal regista e sceneggiatore Steno e Maria Teresa Nati. Figlio d’arte, dopo un periodo di apprendistato, esordì dietro la macchina da presa nel 1976 con il film Luna di miele in tre. Il grande successo arrivò alcuni anni dopo con Eccezzziunale… veramente con protagonista uno strepitoso Diego Abatantuono nei panni di 3 tifosi: il “terruncello” tifoso del Milan, il “bauscia” interista ed il camionista “Tirzan” juventino sfegatato. Seguirono altri grandi successi come Sapore di Mare, un tuffo nei favolosi anni sessanta, il capostipite insuperabile dei cinepanettoni, Vacanze di Natale, diventato un vero e proprio cult movie con dialoghi e gag del film entrati nel lessico collettivo di tante generazioni, ed il divertentissimo Yuppies – I giovani di successo, una perfetta fotografia dei giovani rampanti della Milano da bere degli anni ottanta.
Carlo Vanzina ha voluto raccontare l’Italia con i suoi vizi e virtù senza mai volersi erigere a giudice. E lo ha fatto facendoci divertire e magari anche rivedere nei personaggi dei suoi film. La critica non sempre ne ha sottolineato i meriti ma quello che più conta è l’affetto che per oltre 40 anni il pubblico gli ha sempre manifestato riempiendo le sale dei cinema dove venivano proiettati i suoi film