David Zard è morto nel gennaio scorso a Roma dopo una lunga malattia. E’ stato uno dei più importanti produttori ed impresari musicali del nostro Paese che ha avuto il merito di portare in Italia, ad esibirsi negli stadi, grandi artisti e gruppi musicali stranieri.
David Zard nacque a Tripoli nel 1943 da genitori di religione ebraica. Fin da giovanissimo iniziò la sua attività di impresario musicale organizzando in Libia concerti per la comunità italiana. La Guerra dei Sei Giorni del 1967 tra Israeliani ed Arabi rese impossibile per i cittadini di religione ebraica la permanenza in Libia costringendo David Zard a trasferirsi in Italia dove proseguì la sua attività. Anche nel nostro Paese non mancarono le difficoltà negli anni a seguire a causa delle gravi tensioni politiche che causavano scontri in ogni manifestazione pubblica. C’era in quell’epoca la pretesa di assistere ai concerti gratuitamente perchè la musica “è di tutti”. David Zard con coraggio cercò di superare tali difficoltà anche se spesso questo significava mettere a repentaglio la propria incolumità di organizzatore, come accadde per il tour del 1975 di Lou Reed dove fu accusato addirittura, per la sua religione ebraica, di essere un sostenitore delle politiche israeliane antipalestinesi. Gli anni ottanta si lasciarono progressivamente alle spalle le tensioni del decennio precedente e David Zard con la sua professionalità riuscì a riportare la grande musica negli stadi e palasport italiani con artisti del calibro di Michael Jackson e Madonna e gruppi rock leggendari come i Rolling Stones ed i Genesis. Ma la sua attività non fu solo quella di grande organizzatore di concerti ma anche di agente e produttore musicale, lavorando con artisti del calibro di Loredana Bertè e Gianna Nannini. Nel nuovo millennio fu produttore musicale, portando in Italia con grande successo Notre-Dame de Paris, le cui musiche furono scritte da Riccardo Cocciante, e Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo.