E’ morto a 87 anni il grande chef Gualtiero Marchesi, fondatore della nuova cucina italiana ed uno dei più importanti “ambasciatori” del made in Italy nel mondo. Partendo dalla tradizione e dagli insegnamenti della cucina classica italiana, Gualtiero Marchesi, con una costante sperimentazione, ha creato una cucina fantasiosa, fresca, essenziale e raffinata riservando grande attenzione alla qualità dei prodotti, ai sistemi di cottura, alla dietologia ed all’evoluzione dei gusti delle generazioni. Innovatore e creatore di piatti di altissimo livello, capaci di contrassegnare un’epoca come il risotto in foglia d’oro vero e proprio cult della “Milano da bere” degli anni ottanta.
Gualtiero Marchesi nacque a Milano il 19 marzo 1930 in una famiglia di ristoratori e albergatori di San Zenone al Po (provincia di Pavia). Era un predestinato e la sua passione per la cucina lo portò a perfezionarsi prima in Svizzera, nella scuola alberghiera di Lucerna, e poi a Parigi. Dopo alcuni anni passati nell’albergo familiare, Gualtiero Marchesi aprì nel 1977 il suo primo ristorante a Milano che ottenne l’anno successivo il riconoscimento della stella da parte della francese Guida Michelin. Le 3 stelle arrivarono nel 1986, per poi scendere a 2 dal 1997 ed essere in seguito “restituite” polemicamente dal Maestro milanese che contestò il sistema di attribuzione dei punteggi che, a suo parere, penalizzavano i ristoranti italiani in favore di quelli francesi. Ma certamente furono altre e ben più importanti le onorificenze di cui Gualtiero Marchesi è stato insignito durante la sua vita: Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 1986, l’Ambrogino d’Oro nel 1986, Cavaliere dell’Ordre des Arts et des Lettres nel 1990, Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 1991 e altre ancora.
Nel 2006 fondò ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, con l’obiettivo di formare nuove generazioni di chef. E di suoi allievi che oggi riscuotono grande apprezzamento troviamo: Carlo Cracco, Ernst Knam, Lucia Pavin e Davide Oldani. Nel 2010, in occasione dei suoi 80 anni, nacque la Fondazione Gualtiero Marchese che proprio la scorsa estate riuscì a realizzare l’ennesimo suo desiderio: fondare una casa di riposo per cuochi anziani.
Tra gli attestati di stima ed affetto ricevuti dalla famiglia quello di Beppe Sala, sindaco della “sua” Milano: “Salutiamo con profonda commozione Gualtiero Marchesi maestro della cucina e padre della cultura gastronomica italiana”.