AMA Onoranze Funebri Roma – Morto Jerry Lewis

A 91 anni è morto Jerry Lewis, leggenda del cinema statunitense. Aveva iniziato a 5 anni a fare il comico quando si accorse che la gente rideva sempre alle sue battute.
Jerry Lewis nacque nel 1926 a Newark, periferia di New York, da genitori russi di origine ebraica. Fu espulso dal collegio per aver picchiato un insegnante che parlava male degli ebrei ed evitò la chiamata alle armi durante la seconda guerra mondiale per una otite che gli perforò il timpano.
Iniziò come maschera in un teatro facendo sketch tra il primo ed il secondo tempo che furono notati portandolo ad intraprendere la sua prima tournèe nel 1944. La svolta avvenne 2 anni dopo con l’inizio del suo sodalizio artistico con Dino Crocetti, in arte Dean Martin. Fu subìto un successo che portò la coppia a girare numerosi film tra i quali “Attente ai marinai!” (1952), “Il nipote picchiatello” (1955) e “Hollywood o morte!” del 1956 anno in cui però si interruppe il sodalizio. Dopo un periodo meno brillante per il “Picchiatello”, nel 1960  Lewis inaugura una nuova fase: quella di attore e regista girando tra gli altri il film considerato il suo capolavoro “Le folli notti del dottor Jerryll” (1963). Lewis inventò una tecnica di lavoro determinata dal fatto che quasi tutti i suoi sketch erano improvvisati e che pertanto bisognava controllare immediatamente. Tale tecnica, anche oggi usata sul set, fu definita del video assist, in quanto utilizzava monitor per vedere il girato in tempo reale. Nel 1970 Lewis diresse “Scusi, dov’e’ il fronte?”, che ebbe un grandissimo successo in Francia, ma non negli Stati Uniti. dove non riuscì più a confermare i grandi successi del passato. Nonostante i suoi guai fisici, Jerry Lewis ha vissuto con intensità la sua vecchiaia. Fu oggetto di critiche per le sue battute nei confronti dei disabili (anche se fece show benefici per la distrofia muscolare) e le dichiarazioni in televisione sui gay. Ma resta la sua comicità, spesso irriverente, ed i suoi modi sgraziati che lo hanno reso unico nel suo genere. Nel 1983 Martin Scorsese lo riportò sugli schermi facendogli interpretare se stesso in “Re per una notte”. Un personaggio burbero ed antipatico che fece dichiarare al comico che il film era “molto vicino alla realtà”.