AMA Onoranze Funebri Roma saluta il giornalista Massimo Bordin

Massimo BordinIl giornalista Massimo Bordin è morto a Roma lo scorso 17 aprile all’età di 67 anni, per complicanze dovute a una malattia polmonare che lo affligeva da tempo. Scompare la voce storica di Radio Radicale, emittente in cui aveva iniziato a lavorare nel 1979 e di cui era stato direttore dal 1991 al 2010. Una triste notizia in un momento molto delicato per la radio legata ai Radicali, visto che il 21 maggio prossimo scadrà la convenzione per la trasmissione delle attività istituzionali (le sedute parlamentari) che il governo non ha intenzione di rinnovare, come confermato dalle parole del sottosegretario all’Editoria Vito Crimi. “Impegnarsi a scongiurare la paventata chiusura di Radio Radicale salvaguardando così il pluralismo dell’informazione, sarà il miglior modo per ricordare la sua figura e testimoniare il valore della sua esperienza” è invece l’appello del presidente del Senato Elisabetta Casellati. Poco meno di un mesa fa, proprio Massimo Bordin aveva espresso tutta la sua rabbia per questa situazione, scagliandosi contro il leader dei 5 Stelle Luigi di Maio, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro.
Massimo Bordin era nato a Roma nel 1951 e da giovane aderì alla IV Internazionale per poi diventare un militante radicale di idee liberal-socialiste. Come detto in precedenza, iniziò a lavorare per Radio Radicale nel 1979 e fu particolarmente legato al leader radicale Marco Pannella con cui condusse per anni la conversazione domenicale. Dal 1991 divenne direttore dell’emittente, incarico che lasciò nel 2010 per divergenze avute proprio con Pannella sulla linea editoriale della radio. Continuò comunque a lavorare nella radio curando, come faceva ormai da anni, la seguitissima e apprezzata rassegna stampa mattutina Stampa e Regime. Durante la trasmissione non mancavano mai i suoi lucidi e taglienti commenti ai fatti politici affrontati dai quotidiani, sempre nel massimo rispetto di tutte le opinioni senza alcuna faziosità. Proprio questa sua capacità di analisi e lettura delle vicende della politica e della giustizia faceva di lui la voce più conosciuta e autorevole della radio, come dimostrano le numerose testimonianze di cordoglio pervenute dal mondo politico.
Massimo Bordin aveva inoltre una rubrica chiamata Bordin Line sul quotidiano Il Foglio e nel 2009 è stato insignito del Premiolino, il più antico premio giornalistico in Italia.
Nel giorno della sua scomparsa Radio Radicale gli ha reso omaggio trasmettendo il Requiem di Mozart, musica che precedeva la trasmissione di Massimo Bordin.