Pierluigi Frosio, ex calciatore ed allenatore, è morto a Monza lo scorso 20 febbraio all’età di 73 anni dopo una lunga malattia. https://sport.sky.it/calcio/2022/02/20/pierluigi-frosio-morto
Scompare il capitano del Perugia dei “miracoli” allenato da Ilario Castagner, una squadra capace di portare una piccola città ai massimi livelli calcistici.
Nel 1978-79 il Perugia entrò di diritto nella storia del calcio italiano diventando il primo club a non perdere neanche una partita in tutto il campionato. Un record che però non gli valse lo scudetto che andò, per la decima volta nella sua storia, al Milan che riuscì in quell’occasione a cucirsi la stella sul petto.
Pierluigi Frosio era di quella fantastica squadra il difensore centrale, un ruolo che all’epoca veniva chiamato “libero”. Un giocatore dotato di tecnica e di un grande carisma che, come ricordato in una nota dal Perugia Calcio “lo rese un punto di riferimento per compagni e tifosi”. La società lo ha voluto celebrare su tutti i propri canali ufficiali sottolineandone anche le 323 presenze con la maglia del Grifone che fanno di lui il secondo giocatore più presente nella storia del club.
Anche l’amministrazione comunale di Perugia lo ha voluto ricordare, a testimonianza dell’importanza di Pierluigi Frosio non solo per il club ma per tutta la città: “Ci stringiamo alla sua famiglia e ci uniamo al dolore dei tifosi e della città per la scomparsa di un grande Grifone, una bandiera nonché capitano del più grande Perugia di tutti i tempi, una squadra che fece sognare un’intera città, portandola ai massimi livelli sportivi”.
Pierluigi Frosio era nato a Monza nel 1948 ed esordì nel calcio che conta con la maglia del Cesena nel campionato di serie B 1972-73, partecipando alla promozione del club romagnolo in Serie A. Dopo aver esordito nella massima serie la stagione successiva, tornò nella serie cadetta per indossare la maglia del Perugia iniziando la sua fantastica storia col Grifone: una storia che durò ben dieci anni prima di chiudere la carriera con la maglia del Rimini in serie C2, allenato da Arrigo sacchi.
Terminata la carriera di calciatore nel 1985, iniziò ad allenare le giovanili del Perugia per poi andare ad allenare il Monza, la squadra della sua città. Lì i risultati furono eccellenti con una promozione in serie B e la vittoria della Coppa Italia serie C.
La grande occasione arrivò nel 1990: ad attenderlo la panchina dell’Atalanta e l’esordio in serie A come allenatore. Le cose però non andarono bene e alla diciottesima giornata fu esonerato dopo una sconfitta sul campo del Bari.
Pierluigi Frosio è stato anche un brillante opinionista in molte trasmissioni calcistiche. Suo figlio Alex è un apprezzato giornalista della Gazzetta dello Sport.