E’ morto Piero Caldarera, l’uomo di Palermo che inventò l’isola pedonale, scomparso improvvisamente a sessantaquattro anni nel capoluogo siciliano, città che gli ha dato i natali e gli ha voluto bene fino agli ultimi momenti della sua vita.
Con la scomparsa di Piero Caldarera scompare un pezzetto di storia di Palermo, tra i più belli e positivi, propositivi e innovativi. Una persona umile e generosa che nel corso della sua esistenza non si è mai risparmiato e ha fatto tanto per la città.
Piero Caldarera nel 1972 aveva aperto un negozio in via Principe di Belmonte, Corimbo Loft, inventando un nuovo modo per circondarsi di cose belle: che piacevano a lui, innanzitutto, e da proporre agli amici. Da Corimbo così sono passati scrittori e artisti, per un regalo ma anche per il semplice piacere di poter scambiare un’idea, un pensiero. Dall’antiquariato ai giovani artisti, dall’oggetto più esclusivo rintracciato in aste francesi o spagnole al libro stampato a Palermo alla fine dell’Ottocento, alla mostra degna di un museo che permetteva di scoprire artisti straordinari, il tazebao di Corimbo era subito un posto speciale e al contempo familiare.
Colto e senza spocchia, da vero gentleman, Piero Caldarera accoglieva tutti con un sorriso e curiosità, raccontando di nuove idee e quadri , mobili e oggetti che avrebbe voluto esporre, acquistare, vendere. Alla fine degli anni Ottanta era stato il primo promotore delle isole pedonali, trasformando via Principe di Belmonte in un raro esempio di autogestione, dove i commercianti si occupavano di renderla accogliente.
Anche quest’anno, quando consapevole delle forze che venivano a mancare aveva deciso di svuotare Corimbo con tre giorni di asta, nella galleria ormai vuota non aveva resistito ed era corso ad organizzare “Lineacontinua”, mostra di un giovanissimo, “perché fa dei disegni che mi piacciono”, aveva detto. Era stata una mostra e una festa piena di musica, per un saluto agli amici alla sua maniera, elegante.