E’ morto Sergio Farris, pilota sardo, campione dell’automobilismo sportivo isolano e ‘del continente’, che ha lasciato il segno nel mondo dello sport su quattro ruote negli anni Settanta e Ottanta.
Sergio Farris è uno di quei piloti che difficilmente si dimenticano, tanto per le sue imprese in pista che per quelle fuori pista. Algherese nelle origini e nel sangue, Farris ha vissuto anche tantissimi anni a Sassari, dove era proprietario e gestiva in prima persona una concessionaria di auto, a conferma del suo grande amore per le automobili e i motori.
Sergio Farris è deceduto nei giorni scorsi ad Alghero dove è stato colto improvvisamente da un infarto che non gli ha lasciato scampo. Il suo cuore ha smesso di battere senza nessun ripensamento. Il pilota aveva da poco compiuto 73 anni, ma manteneva ancora invariati il carisma da vincente e il carattere da giocherellone che lo avevano reso quello che negli anni era diventato, entrambe caratteristiche peraltro assimilabili a tutti i piloti della sua epoca.
Sergio Farris aveva iniziato a correre all’inizio degli anni Sessanta divenendo in poco tempo uno dei piloti di punta del mondo dell’automobilismo isolano e non solo, correndo per vari anni da protagonista assoluto nel mondo delle corse isolane e dell’intera penisola. Tante sono state le sue vittorie in corsa, alcune riconducibili alle gare più importanti della Sardegna e della penisola.
Sergio Farris aveva, però, legato la sua avventura agonistica e il suo nome a soprattutto ad una gara in particolare: la Alghero-Scala Piccada. Quest’ultima era considerata come la regina delle corse automobilistiche che interessavano l’intera Sardegna e la gara lo ha visto tantissime volte recitare un ruolo da protagonista, salire su uno dei tre gradini del podio e alzare il trofeo al cielo. Sul traguardo del colle della Siesta, Farris ha trionfato l’ultima volta nel 1980 con l’Osella Pa 6 2000.