A circa un mese dalla scomparsa dell’attrice italiana che ha fatto la storia del cinema e della televisione di casa nostra, Onoranze Funebri Roma ha scelto di ricordare Virna Lisi attraverso le sue frasi più belle che hanno segnato certamente la sua vita e la vita di molti. Si tratta per lo più di stralci di interviste rilasciate negli anni a differenti testate. Ricordiamo che Virna Lisi è scomparsa a Roma lo scorso 18 Dicembre all’età di 78 anni a causa di una lunga malattia.
«Non ho mai voluto fare la svampita, mi sono rifiutata di essere la Marilyn Monroe versione mediterranea», Corriere della Sera
«Avrei voluto tre figli ma restavo incinta e li perdevo. Ho avuto due aborti spontanei, prima e dopo mio figlio Corrado, e per portare a termine la gravidanza sono stata a letto 8 mesi», Vanity Fair
«Con l’età che avanza sono più attenta a scegliere: detesto la volgarità dilagante, le parolacce, i seni e fondoschiena al vento… devo avere rispetto delle mie rughe», Corriere della Sera
«E’ arrivata l’età delle rughe? Pazienza. Le rughe rappresentano il passato di ciascuno, e fanno parte della vita».
«Prima i miei genitori, poi mio marito, gente normale, semplice, borghese: sono stati la mia base di cemento e per questo non mi sono mai sbandata», Corriere della Sera
«Da anni interpreto soprattutto ruoli di madre. Sono sempre stati quelli che ho preferito. Mi piaceva fare la madre già quando avevo solo l’età per fare la figlia. Tanto che dovevano invecchiarmi col trucco, per rendermi credibile», Il Giornale
«Essere bella non è sempre facile, soprattutto se si vuol fare cinema serio», La Stampa
«Mio padre? Era bello davvero. Un marchigiano alto, con il baffo alla Clark Gable, commerciava in caramelle e invitava me e mia sorella a limitare le dolcezze: “Diffidate da chi vi mette una mano sulla spalla”. Sembra niente, ma per decenni, a ogni spalla sfiorata da un estraneo, ci irrigidivamo subito. Un incubo», Il Fatto Quotidiano
«Dopo essermi sentita dire per una vita ‘conta fino a dieci prima di parlare’, non ho più recinti né obblighi», Il Fatto Quotidiano
«Mi hanno sempre detto che sono algida. In realtà dentro sono un’Anna Magnani», Vanity Fair